Cliccate qui per visualizzare normalmente la pagina (in configurazione e grafica). Se non ci riuscite, controllate che il vostro navigatore accetti JavaScript e supporti i CCS. Vi raccomandiamo un navigatore, che rispetti gli standard, come: Google Chrome, Firefox, Safari...
Esistono mille ed una maniera per aiutare. Quando si dona, esistono due benefattori. Il secondo è il destinatario, poiché è sostenuto dal dono. Ed il primo beneficiario di un dono è chi lo offre. Egli raccoglie soddisfazione, riconoscenza e dāna pāramī, indispensabile alla Realizzazione.
I kusala sono la qualità sana delle azioni (mentali, verbali o fisiche). Questa qualità contribuisce a delle condizioni future benefiche. Dāna, il dono, è il modo per svilupparne quotidianamente.
Segnalare delle correzioni è una forma di dono. E permette di rendere il sito più pulito, più accessibile, più comprensibile.
Gli errori possono essere di natura diversa: errori di ortografia, errori di grammatica, errori di disattenzione (ripetizioni, parole dimenticate ed errori di battitura), errori nel senso dato alle parole, errori di informazione (affermazioni errate, indicazioni propizie alla confusione, date,nomi...), link interrotti, link errati, ecc.
Per contribuire attivamente a dhammadāna, potete intraprendere due tipi di traduzioni:
Vi ringraziamo se vorrete contattare, prima di tradurre; oppure, ovviamente, per proporre un testo già tradotto.
Se offrite, oppure redigete degli insegnamenti, oppure proponete un'esperienza personale sul Dhamma, suscettibile di interessare i visitatori di dhammadana.org, possiamo pubblicarli sul sito. Se avete delle idee, ma dei dubbi su come esporle, o su come trattare un soggetto, vi suggeriamo di contattarci.
sabba dānaṃ dhammadānaṃ jināti
Il dono del Dhamma supera tutti gli altri doni.
Ci sono ancora centinaia di modi per fare un dāna... Ogni contributo, anche minimo, è di grande utilità, soprattutto se è per una nobile causa!
Esempi di aiuti diversi:
Non abbiamo mai sentito il bisogno di esporre la formula "Fate un dono", poiché, quando ci si consacra al Dhamma, senza nulla attendersi, le cose si mettono in modo tale da non fare mancare nulla, soprattutto se ci si contenta di poco (un computer e di che vivere). Buddha diceva: "Se tu ti prendi cura del Dhamma, il Dhamma si prende cura di te". Anche se il fatto può sfuggire al nostro senso razionale, ciò nasce da una logica perfettamente naturale, che ben si accorda con la legge karmica.
Aggiornamento della pagina: 29 settembre 2011