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Anche se ce lo dimentichiamo, quando siamo immersi in un momento di piacere, ognuno di noi è cosciente che l'esistenza è piena di sofferenze, di noie, di insoddisfazioni di ogni genere e ciò non finisce mai. Questa caratteristica (dukkha), che è un'evidenza, è descritta da tutte le scuole di pensiero, in tutti i sistemi religiosi.
La nozione di impermanenza (anicca) è meno manifesta. Ma è, tuttavia, sovente insegnata dai sistemi religiosi e filosofici.
Quanto alla natura di assenza di un sè (anatta) è una nozione talmente nuova, di cui solo Buddha parla. E', da lungi, il punto più sottile ed essenziale di ogni conoscenza. E' la base di ogni comprensione del dhamma.
Accedete ai tre insegnamenti propri a ciascuna delle tre caratteristiche.
Autore: Monaco Dhamma Sāmi
Traduttore: Guido Da Todi
Data: 2001
Aggiornamento: 29 settembre 2011